Colorado 2014

Giorno 1

Il mal di schiena mi sveglia, provo a fare un po’ di stretching, va meglio ma non riesco a prendere sonno. Cerco il telefono e guardo l’ora sono da poco passate le 5 del mattino. Fuori sta sorgendo il sole, un fievole bagliore attraversa la finestra. Nessun rumore ancora, tutto tace ma io non riesco a rimettermi a letto così decido di iniziare a prepararmi. Per chi monta nella maniera Western al ranch è obbligatorio un abito costituito da jeans, stivali di cuoio, camicia a maniche lunghe, cintura con fibbia grande e cappello a tesa larga, quello tipico dei cowboy per intenderci. E’ raccomandato ma non obbligatorio l’uso degli occhiali da sole. Il motivo ce lo hanno spiegato i ragazzi che frequentano l’altro corso, quello che dura tre mesi. Tra loro ci sono alcuni italiani che abbiamo incontrato in settimana. L’obbligatorietà dell’abito in una certa maniera è prima di tutto per un discorso di immagine, avere studenti che provengono da tutto il mondo e che hanno abitudini di vestirsi completamente diverse porterebbe ad un carosello di stili quanto meno discutibile. L’altro motivo è pratico, il sole è molto forte e il cappello a tesa larga copre anche la nuca, cosa che il classico cappellino da basket non fa. Stare tutto il giorno all’aperto sotto questo sole a 2200 metri di altezza è pericoloso senza una adeguata protezione. La camicia protegge i bracci da sole e dagli insetti e dà un tocco di eleganza. Infine i jeans sono sicuramenti i pantaloni più pratici da usare per qualsiasi tipo di attività che prevede l’uso di un cavallo. Sono facili da lavare, resistenti e proteggono le gambe da graffi o altri tipi di pericoli. La cintura apparentemente serve per tenere nella loro posizione i pantaloni ma in realtà con la fibbia grande ed incisa aggiunge anch’essa, insieme alla camicia un altro tocco di eleganza. Infine serve per poter passare la corda che avanza quando si monta in freestyle con la corda da 7 metri. Mi vesto e scendo, Chintya sta provando a caricare il cavallo, ha qualche problema ma è in gamba e dopo un po’ riesce a risolvere e lo carica. Io metto tutta l’attrezzatura e la mia sella nel furgone di Petra anche se JB, come scoprirò poco dopo,  lo porteremo con il van di Pam. Un enorme van attaccato ad un truck (un pick-up enorme con le ruote posteriori gemellate) occupa l’intera aiola di fronte alla casa di Petra. Petra sta giocando con il cavallo di Jean perchè anche lui non vuole montare su un altro van. Intanto il tempo passa ed una telefonata arriva sul cellulare di Petra. Il veterinario che deve fare la visita di ingresso è occupato e non potrà visitare i cavalli fino al pomeriggio, così decidiamo intanto di andare noi al ranch Parelli per il checkin di ingresso. Noi 4 andiamo nella nostra macchina mentre Pam ci fa strada con il “mostro”  su cui abbiamo provveduto a mettere tutta la nostra attrezzatura. Arrivati al ranch ci accolgono veramente in una maniera impressionante. La prima cosa che mi colpisce è che già sanno i nostri nomi. Appena arriviamo faccio scendere il finestrino e l’istruttrice capo del nostro corso si presenta, ci saluta e ci dà le cartelline con il materiale informativo, il ticket di riconoscimento da portare sempre attaccato alla camicia e ci spiega quello che dobbiamo fare. Poco dopo, sistemate le selle nella selleria vicino ai pen (dei piccoli recinti) dove staranno i nostri cavalli (che ancora sono a casa in realtà) andiamo alla sessione di orientamento. La sessione di orientamento è una sessione dove viene spiegato come funziona tutto il ranch, cosa è possibile fare e dove è possibile andare, a che ora si mangia, dove sono i punti acqua accessibili durante l’intera giornata ed infine dove ognuno di noi deve fare la presentazione di se stesso di fronte agli altri spiegando da dove viene, quello che ha fatto e quali sono gli obiettivi che si pone di raggiungere con questo corso. Alla fine della mattinata alcuni esercizi di feel, time e balance e poi gli altri studenti che avevano già il cavallo sono stati lasciati liberi di giocare un po’ online. Intorno alle 14 sono arrivati i nostri cavalli ed io ho messo subito a posto JB, poi abbiamo avuto una demo su come il cavallo impara e quindi hanno voluto che giocassimo con i nostri cavalli online di fronte al team di istruttori che ci segue per verificare il nostro livello. Siamo arrivati alla fine di questa 1 giornata faticosa ma eccitante.

Ah dimenticavo non posso postare le foto del ranch perchè tutta l’area è protetta da copyright e non è possibile usarle per un sito web dove viene promossa una attività perciò cercherò di sopperire con spiegazioni ricche di particolari.

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